Matteograssi: nel regno dell'arredamento in pelle e cuoio

Eccomi di nuovo in trasferta! Questa volta in Brianza, raccogliendo con piacere e curiosità l'invito a partecipare al press tour organizzato nella sede di Matteograssi, azienda tra le più note e prestigiose nel panorama dell'arredamento in pelle e cuoio. 

Un'occasione speciale, un viaggio affascinante alla scoperta del cuoio e dei pellami più pregiati, per toccare con mano e vedere da vicino come nascono e prendono forma alcune tra le migliori creazioni dell'arredamento Made in Italy.




L'azienda mi colpisce già all'arrivo: una struttura industriale inaugurata nel 2010 e firmata dallo studio Lissoni di Milano, in cui lo spazio è indefinito, senza confini o barriere, come se il tutto, compresa la zona di produzione, fosse concepito come un intero e unico show-room.

Matteograssi: esterno sede aziendale


Altrettanto affascinante è la storia dell'azienda Matteograssi che ci viene raccontata nella sala riunioni: nata come selleria alla fine del 1800, negli anni '50 con il diffondersi delle autovetture che sostituiscono il trasporto a cavallo e dell'avvento delle prime aziende di design, l'azienda si trasforma dedicandosi alla realizzazione di prodotti in pelle e cuoio per le più importanti e prestigiose aziende di arredamento (come Cassina), grazie al know-how e all'esperienza acquisiti negli anni nella lavorazione della pelle e del cuoio.

Esperienza che nel 1978 porta alla realizzazione della prima poltroncina in cuoio destinata al mondo dell'ufficio (Korium, disegnata da Tito Agnoli) a firma Matteograssi, e da lì a poco allo sviluppo dell'azienda anche nel mondo dell'arredamento per la casa, diventando una realtà di primo piano a livello internazionale (dalla Svizzera alla Cina, dall'India agli Emirati).


Matteograssi: presentazione azienda in sala riunioni


Cominciamo la visita dalla zona produzione, nel luogo in cui la pelle e il cuoio si modellano e prendono forma per diventare quelle sedie, poltrone e divani, estremo vanto dell'eccellenza e della sapienza artigianale italiana e qui Stefano Grassi, designer di Matteograssi (sua la collezione Cuoio presentata al recente Salone del Mobile di Milano) ci affascina con il suo racconto sul mondo della pelle e del cuoio spaziando dalla differenza tra pelle (più morbida al tatto e utilizzata per i rivestimenti) e cuoio (materiale più rigido grazie all'utilizzo di prodotti astringenti che restringono la pelle) alla spiegazione su come riconoscere pelle e cuoio di pregio.

E qui non posso non darvi il mio consiglio! Se desiderate acquistare un divano, una poltrona o un letto in pelle o cuoio di qualità, assicuratevi che si tratti di "pieno fiore": questa, infatti, è la parte superficiale della pelle, quella più pregiata, riconoscibile dai pori in rilievo (seppure negli ultimi anni anche le croste vengano sottoposte a dei processi di lavorazione che le fanno assomigliare al pieno fiore).

Matteograssi: il racconto del designer Stefano Grassi




Dopo l'affascinante e interessante racconto del padrone di casa, inizia il nostro tour alla scoperta dei vari processi di lavorazione della pelle e del cuoio: dal taglio alla spaccatura, dalla smussatura alla cucitura.

Ogni collaboratore è preposto ad una specifica mansione: abili e sapienti artigiani attenti alla cura del minimo dettaglio, alla strenua ricerca della perfezione, capaci di plasmare tra le loro mani pelle e cuoio e farne non solo rivestimento ma struttura portante di sedie, poltrone e divani.




Dalla zona di produzione passiamo allo show-room: abbiamo così modo di ammirare il prodotto finito e passeggiare tra le creazioni che hanno fatto la storia e quelle (comprese le nuove collezioni presentate al Salone del Mobile 2014, come Cuoio, Biblo e Cruise) che mi auguro faranno, del design italiano.


Matteograssi: collezioni Cuoio e Biblo - designer Stefano Grassi

Matteograssi: collezione Cruise - designer Stefano Bigi

Matteograssi: nuove collezioni Charcoal e Cruise


Matteograssi: Stefano Bigi







Il tour termina con un piacevole déjeneur sur l'herbe insieme a Berlinetta Effeffe 60, l'automobile interamente realizzata a mano che si ispira alle auto d'epoca, presentata al Concorso d'Eleganza che dal 1929 si svolge a Villa d'Este e particolarmente apprezzata anche grazie anche alla cura e all'eleganza dell'interno dell'abitacolo la cui realizzazione è stata affidata alla tradizionale maestria artigianale di Matteograssi.






















Che dirvi a conclusione di questo incredibile viaggio alla scoperta dell'eccellenza dell'arredamento italiano?

Premesso che, ahimè, sono piuttosto propensa alla critica e non facile alle lodi, questa volta non posso esimermi dai complimenti.

Lo stile Matteograssi è inconfondibile: mi è piaciuto per il design minimalista, lineare e pulito, ma non portato agli eccessi (fedele al motto "non aggiungere ciò che non serve, non togliere ciò che serve"), per la scelta dei materiali e la cura maniacale del dettaglio.

Il risultato è moderno ma sobrio e discreto, in una parola, elegante, capace di adattarsi a qualsiasi stile di arredamento, sia esso classico o moderno: un prodotto per veri cultori dell'estetica e della qualità, per chi non si accontenta ma vuole rendere unica e speciale la propria casa!

1 commento:

  1. Vera eccellenza, e molto bella la collezione Charcoal, con quel colore scuro, che richiama proprio il carbone.

    RispondiElimina

Ciao! Ogni commento al post o richiesta consiglio è benvenuto!
Metti la spunta a Inviami notifiche per essere avvertito via e-mail di nuovi commenti al post e della risposta da parte del nostro staff.
Se possibile, pubblica il tuo commento con un nome, anche di fantasia, piuttosto che in forma anonima.
Non saranno pubblicati commenti contenenti link cliccabili.