La casa del futuro? E' di canapa!


Il materiale del futuro? Quello del passato. 
Se per anni la canapa è stata messa al bando per contrastare il problema della droga, negli ultimi tempi si assiste alla riscoperta di una fibra di così antica tradizione con la quale si può praticamente produrre di tutto nei più diversi settori: tessile, automobilistico, farmaceutico, alimentare fino all'edilizia e all’arredamento.
Tanto che, si sostiene, la casa del futuro sarà interamente in canapa: dalle fondamenta agli infissi, arredamento compreso.
Sarà davvero così?





Dalla canapa, infatti, possono essere ricavati dei pannelli di maggiore o minore robustezza: i primi utilizzati per la struttura portante della casa, capaci di resistere a terremoti e calamità naturali varie e di garantire un ottimo isolamento termico e acustico, i secondi, utilizzati invece per la realizzazione di oggetti di arredamento, dalle cucine agli armadi. 

Rivoluzione autentica sia sotto il profilo funzionale in quanto altamente ignifughi, più duraturi e resistenti del legno e non soggetti agli attacchi delle tarme sia, soprattutto, sotto il profilo ecologico
Gli elementi realizzati in canapa, infatti, hanno un basso impatto ambientale: sono riciclabili e non rilasciano sostanze tossiche se bruciati.


Certo che la politica sostenuta in passato ha fatto sì che il comparto rimanesse fortemente indietro: in Italia, in particolare, causa gli enormi costi di produzione e l’arretratezza dei metodi di lavorazione, la coltivazione della canapa è stata dismessa a partire dal secondo dopo guerra.


La ripresa e lo sviluppo del settore richiedono la creazione di un nuovo sistema produttivo capace di ottimizzare l’enorme potenzialità e versatilità della canapa.


Nel mondo (in particolare, in Canada) sono stati fatti numerosi ed accurati studi ed esperimenti che hanno portato a risultati sorprendenti. 

Il cammino è ancora tutto in salita ma i numerosi potenziali benefici impongono di accettare la sfida.

Per questo l’Europa, oggi, ne promuove e sostiene la ricerca e sempre più numerosi sono gli imprenditori che si apprestano a sfruttare l’enorme business della canapa.

A presto nella casa del futuro!

Per maggiori informazioni:

1 commento:

  1. Sfortunatamente si crede che la canapa non sia stata messa al bando per la droga (o comunque non solo per quella), bensì sfruttare le risorse che noi oggi paghiamo e che stanno per finire. Insomma...per il bene economico di pochi, molti non possono beneficiare di queste piante portentose, in grado anche di alleviare i malati di sclerosi multipla.

    PS bellissimo sito ^^

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